AgenPress – Il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga e il vice sindaco Luigi Belcuore sono finiti stamane agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della procura di Napoli per voto di scambio politico-mafioso; analoga misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Torre Annunziata nei confronti di Franco Carillo, ritenuto dalla Dda intermediario tra la politica e il boss Rosario Giugliano, a capo dell’omonimo clan locale. Le elezioni su cui carabinieri e procura di Napoli hanno indagato sono le amministrative del 20 e 21 settembre 2020.
Il clan fece eleggere due persone tra cui il sindaco: tre arresti in provincia di Napoli. All’alba i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia partenopea a carico di tre persone residenti a Poggiomarino. Gli indagati sono ritenuti gravemente iniziati di scambio elettorale politico-mafioso, con l’aggravante dell’avvenuta elezione di due dei partecipi, tra cui il primo cittadino, finito in manette con il vice.
Poco meno di un anno fa, nel corso del processo che lo vedeva imputato, rispondendo alle domande del pm Giuseppe Visone, Giugliano rivelò di aver influenzato il voto del 2020. Accuse che oggi hanno portato ai tre arresti. Falanga fu eletto con il 60% dei voti a capo di una coalizione di centrodestra con Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche, battendo lo sfidante Giuseppe Annunziata (PD). Secondo l’Antimafia, ottenne l’appoggio del clan Giugliano grazie all’intermediazione dell’imprenditore Franco Carillo, che candidò la sorella Maria nella civica Cambiamo insieme, assessore in carica e non indagata.