AgenPress. “Un approccio organico e una prospettiva di lunga durata” è in estrema sintesi un passaggio dell’intervento tenuto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, l’incontro organizzato dalla Corte dei conti, dal titolo “Il sistema carcerario nel quadro ordinamentale europeo e italiano”, cui ha partecipato questa mattina.
All’evento, introdotto dai saluti istituzionali del presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, e seguito dalla presentazione della delibera n. 42/2005 della Sezione Centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato “Infrastrutture e digitalizzazione: Piano carceri”, a cura di Mauro Orefice, presidente della Sezione Centrale di controllo sulla gestione Amministrazioni dello Stato, é intervenuto Riccardo Turrini Vita, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
Riferendosi poi a un “sistema complesso, con problemi cronicizzati”, e al monitoraggio su quanto realizzato nell’ultimo triennio, contenuto nella delibera della Corte dei conti, Nordio ha precisato che: “Le osservazioni contenute nella relazione sono evidentemente condivisibili, nella misura in cui esse si appuntano sul fatto che: molti interventi edilizi ancora attendono di essere realizzati; che occorrono nuovi posti detentivi contro il sovraffollamento”.
Riferendosi a quest’ultimo, ha rammentato che la popolazione carceraria attuale è composta per un 30% di detenuti in attesa di giudizio; 30% di detenuti extracomunitari e un 20% di tossicodipendenti. Proprio su questi ultimi ha precisato una volta di più che: “La disintossicazione, in sede di esecuzione penale, può quindi trasformarsi nella prima forma di rieducazione del condannato, da svolgere al di fuori dei circuiti carcerari tradizionali, con evidenti vantaggi per la riduzione dell’annoso problema del sovraffollamento carcerario”.