AgenPress. È morta oggi, 21 novembre 2025, Ornella Vanoni, una delle voci più inconfondibili e sofisticate della musica italiana. Aveva 91 anni.
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Ornella Vanoni proveniva da una famiglia benestante, con il padre industriale. Dopo aver studiato in collegi tra Svizzera, Francia e Inghilterra, si iscrisse, giovanissima, all’Accademia del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler. Con Strehler iniziò anche un legame affettivo importante, e fu proprio al teatro che fece il suo debutto come attrice.
Negli anni Sessanta la sua carriera virò verso la musica: da un repertorio di “canzoni della mala” — canzoni con tematiche metropolitane, crimine e marginalità — si trasformò in un’interprete elegante, capace di spaziare dal pop d’autore al jazz fino alla bossa nova. Ha collaborato con grandi nomi: Gino Paoli, Paolo Conte, Fabrizio De André, Toquinho, Vinícius de Moraes, e tanti altri.
Secondo alcune fonti, Ornella Vanoni ha avuto un malore nella sua casa di Milano poco prima delle 23, e ha subito un arresto cardiocircolatorio. I soccorsi sono arrivati, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Vanoni lascia un patrimonio artistico straordinario: una carriera di quasi settant’anni, con decine di album, collaborazioni prestigiose e un’impronta indelebile nella canzone italiana.
Era anche molto amata per la sua ironia e la sua spontaneità: negli ultimi anni, la sua partecipazione al programma televisivo “Che tempo che fa” aveva avvicinato una nuova generazione al suo talento.
Inoltre, in interviste recenti la Vanoni aveva parlato con disinvoltura anche della morte, dicendo di non temerla:
“Non ho paura della morte. Capirò quando sarà il momento di andarmene … quando io non servirò più alla vita e la vita non servirà più a me“.
La sua scomparsa ha suscitato una reazione profonda in Italia: personaggi dello spettacolo, colleghi e istituzioni hanno espresso dolore e gratitudine. Il Ministro della Cultura ha sottolineato come con la sua perdita l’Italia perda “una delle sue artiste più originali e raffinate”.
Ornella Vanoni non era solo una cantante: era una narratrice di emozioni, di vita vissuta, di passioni e contraddizioni. Ha saputo reinventarsi mantenendo sempre una forte autenticità, ed è diventata un simbolo della cultura italiana.
Con la sua voce, il suo stile e la sua personalità, ha attraversato epoche, generazioni e generi musicali. Il suo addio lascia un vuoto immenso, ma la sua musica continuerà a parlarle per sempre.
