Tavolo Re Mind con governo e opposizione per la sicurezza

Agenpress. Si e’svolta ad Ischia la giornata dedicata alle calamità”. In tale contesto è intervenuto in qualità di Vice Presidente Anaci Napoli e Delegato Re Mind, Mimmo Valle facendo presente che “Anaci – Amministratori di Condomini e Re Mind – Filiera Immobiliare sono vicini alle vittime dei terremoti e delle altre calamità naturali e collaborano insieme per l’applicazione delle “buone pratiche” per la sicurezza della popolazione, degli immobili e degli investimenti. Porgo i saluti del presidente Re Mind Prof. Paolo Crisafi e del presidente Anaci Ing. Francesco Burrelli per ringraziare gli altri organizzatori e promotori di questa importante giornata.

La professionalità di tutta la filiera industriale e Manifatturiera dell’Immobiliare e degli amministratori di condominio in particolare è attenta a tutti i temi della ricostruzione in chiave di “Smart city” , ma bisogna fare di più, bisogna porre in essere in via preventiva le basi per avere un mattone sempre più sicuro e Re Mind ha attivato tavoli con istituzioni, associazioni, esperti e operatori per confrontarci e trovare le migliori soluzioni. Tavoli che vogliamo attivare anche qui sul territorio insieme all’avvocato Francesco Napolitano – Responsabile Area Locale Re Mind”. A margine del meeting e’ intervenuto Paolo Crisafi, presidente di Re Mind – Filiera Immobiliare

Mi preme riportare alcuni dati e considerazioni condivise con Ivass – Vigilanza sulle Assicurazioni:

• Una specificità del nostro paese è l’elevatissima esposizione al rischio sismico (primo paese in Europa e ottavo nel mondo in termini di danni potenziali misurati come quota di PIL), unita ad una forte esposizione al rischio alluvionale, reso più insidioso da un’evoluzione avversa dei cambiamenti climatici in atto.

• Dal 1950 ad oggi, i terremoti hanno causato 5.000 vittime e quelli avvenuti tra il 1968 e il 2017 hanno prodotto danni diretti per 108 miliardi di euro. Lo Stato ha speso 122 miliardi per i sismi accaduti tra il 1968 e il 2012, spesso erogati a distanza di anni dall’evento. Le alluvioni avvenute dal 1950 ad oggi hanno causato 1.200 tra morti e dispersi.”

• A fronte di questi rischi, l’utilizzo dello strumento assicurativo è molto scarso, dato che le polizze per i danni da calamità naturali tutelano poco più del 2% delle abitazioni. La sotto- assicurazione per questo tipo di rischi è un fenomeno a livello mondiale, per l’incapacità degli individui di prendere decisioni corrette e per i premi eccessivi richiesti dalle compagnie assicurative a fronte di una domanda ridotta. Questi problemi sono accentuati in Italia dalla ridotta “cultura assicurativa” e dalla fiducia negli interventi pubblici.- il rafforzamento degli edifici esistenti o la costruzione di edifici nuovi secondo criteri moderni farebbe diminuire del 30% il valore di base del premio. L’applicazione agli edifici di adeguati standard costruttivi o di rafforzamento è importante perché limiterebbe i danni dei terremoti di qualsiasi entità, contribuendo a contenere i premi assicurativi.

• In assenza di obbligatorietà, speciali previsioni dovrebbero essere introdotte per l’assunzione di decisioni assicurative a livello condominiale”. Ha poi chiuso Crisafi dicendo che “E’ ormai prossima l’emanazione dello Schema di decreto-legge recante disposizioni per l’accelerazione e il completamento della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016.Tra gli interventi che dovrebbe contenere ai auspica siano contenuti anche i profili assicurativi e poi che sul patrimonio pubblico disposti dal Commissario straordinario del Governo dovrebbe essere data priorità a quelli concernenti la ricostruzione di edifici scolastici che, se ubicati nei centri storici, sono ripristinati o ricostruiti nel medesimo sito. La destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non dovrebbe essere essere mutata. Tali temi continueranno ad essere approfonditi dal tavolo Re Mind con Ania, Abi, Fpc-Anci, Oice e le altre sigle interessate unitamente alle forze politiche di governo e di opposizione”

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