Agenpress – “Sono qui per l’informativa sulle modifiche al Mes anche perché ho sempre cercato di assicurare una interlocuzione chiara e trasparente con Il Parlamento”. Lo rivendica il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Aula alla Camera per le comunicazioni sul Mes.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella sua informativa sul MES, in un clima di forte tensione, ha attaccato duramente il leader della Lega Matteo Salvini (che replicherà in Senato) e la leader di Fdi Giorgia Meloni: “Chi è all’opposizione sta dando prova di scarsa cultura delle regole e mancanza di rispetto per le istituzioni”. Infine ha messo in chiaro: “Né da parte mia né da parte di alcun membro del mio Governo si è proceduto alla firma di un trattato ancora incompleto”.
“Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini, la cui “disinvoltura” a restituire la verità e la cui “resistenza” a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni” nel “diffondere notizie allarmistiche, palesemente false” sul Mes.
“È stato anche detto che il Mes sarebbe stato già firmato, e per giunta di notte. Anche chi è all’opposizione ha compiti di responsabilità”, ha sottolineato Conte, al quale, dai banchi della Camera ha replicato la diretta interessata.
“L’Italia non ha alcuna ragione al mondo di sottoscrivere questo trattato così come ci viene proposto. Conte ha dato l’ok” alla riforma del trattato “in cambio dell’approvazione delle consorterie europee”, l’accusa della leader di Fratelli d’Italia. Con le modifiche previste dalla riforma in questione, ha rimarcato Meloni, “il fondo salva Stati diventa un fondo salva banche”.
“Lei è un presidente del Consiglio che ci riempie di menzogne insieme a tutto il suo governo e le persone che mentono sono distanti dai precetti della nostra Costituzione. L’onore è una cosa di cui difettate. Lei ha letto 44 minuti di resoconti parlamentari sostanzialmente per smentire il suo governo, se stesso”, ha affermato la parlamentare di Fdi, ricordando che “il 9 saremo a Bruxelles per ribadire che l’Italia non è il bancomat d’Europa
“Presidente Conte, lei si è presentato come avvocato del popolo. Non le consentiremo di diventare il curatore fallimentare degli italiani, la manderemo a casa prima”, ha concluso la leader di Fdi.