Agenpress – A confermare la notizia lo stesso Giuseppe Conte. “Si tratta di due turisti cinesi che sono venuti nel nostro Paese a gennaio”, ha detto il presidente del Consiglio sottolineando come non ci sia “motivo di panico e allarme sociale”. Sono state infatti già state adottate “misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini”.
“L’autorità sanitaria regionale sta tracciando tutti i contatti, i movimenti di queste persone, per puro principio di precauzione.
“Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza”, ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. “Non c’è terapia per questa infezione – spiega – i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale”.
“Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione – aggiunge – seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario”.
I due contagiati hanno girato per una settimana in Italia “ma i cittadini devono stare tranquilli – sottolinea Ippolito – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi, sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l’infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi, non durante l’incubazione”, a meno di eccezioni. Nella vita quotidiana, per difendersi dal contagio, l’esperto raccomanda “le stesse misure per la normale influenza. Ad esempio, lavarsi le mani quando si entra in contatto con persone con sintomi respiratori. E consultare i siti internet ufficiali, ci sono troppi parolai e venditori di frottole”.