Coronavirus. I sindaci a Conte: “servono linee guida nazionali sui vari ambiti e settori.”

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Agenpress – “Rivendichiamo misure che riteniamo indispensabili per avviare la fase 2, per una ripartenza vera, che non lasci indietro nessuno. E lo facciamo con la nostra abituale concretezza. Fin dall’inizio dell’emergenza  abbiamo garantito collaborazione al governo, che confermiamo”.

Lo scrivono i primi cittadini nella lettera inviata dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro al premier Giuseppe Conte, con cui apriranno oggi il confronto per organizzare il post 3 maggio.

Dieci le proposte. “Ripartire con gradualità secondo regole certe e chiare e misure attuabili si deve ed è possibile. Servono linee guida nazionali sui vari ambiti e settori. Serve definirle ed avere il tempo congruo per prepararsi. Serve più di tutto massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo-Comuni-Regioni-Stato su chi fa che cosa e con quali risorse”.

Nel concreto, i sindaci chiedono all’esecutivo di “conoscere prima del 4 maggio l’elenco delle attività che riaprono per adottare le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per la regolazione degli orari degli uffici e degli esercizi, per regolare il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici (parchi, aree attrezzate, giardini, età)”, poi “dare indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato”.

I sindaci, inoltre, chiedono, che “le eventuali risorse assegnate alle Regioni, oltre a quelle già attribuite con precedenti provvedimenti, siano vincolate ad attività strettamente legate all’emergenza” e di “migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall’emergenza in modo da assicurare a tutti liquidita in tempi rapidi ed effettivo sostegno con particolare attenzione al settore turistico e balneare”.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, si chiede un “integrale sostegno finanziario, inclusi i minori ricavi da perdita della bigliettazione e incentivi sulla micro mobilità elettrica, semplificazioni per la realizzazione di piste ciclabili”.

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