Fase 2. Fiovo Bitti, Segretario Confederale UGL: “Imprese siano flessibili e sospendano azioni disciplinari per ritardo del dipendente”

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Agenpress. “Evitiamo di aggiungere il danno alla beffa: le aziende sospendano ogni azione disciplinare per ritardo del dipendente, almeno fino a quando il trasporto pubblico non riuscirà a garantire un servizio il più vicino possibile a quello precedente il Covid-19.

L’articolo 46 del decreto ‘Cura Italia’ vieta i licenziamenti collettivi e quelli per giustificato motivo oggettivo, ma non quelli per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo. L’eventuale ritardo del dipendente, anche se imputabile alle restrizioni nel trasporto pubblico, potrebbe portare, se reiterato nel tempo, al licenziamento del dipendente per giustificato motivo soggettivo.

Magari non subito, ma nelle prossime settimane, anche perché, in assenza di una moratoria, le diverse mancanze macchiano, per così dire, il curriculum disciplinare del dipendente. È un appello ad essere flessibili, quello che facciamo alle imprese, in attesa che il governo intervenga su questo punto con il prossimo decreto legge.”

Lo ha dichiarato in una nota Fiovo Bitti, Segretario Confederale dell’UGL, in merito alla opportunità di sospendere ogni azione disciplinare per ritardo del dipendente.

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