Agenpress – Atlantia ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, accusando il governo italiano di aver violato le norme europee.
In particolare, secondo un’anticipazione del Financial Times, i vertici di Atlantia lamentano che le norme del Milleproroghe hanno permesso al Governo di “ridurre drammaticamente” la compensazione riconosciuta al gruppo nel caso di revoca anticipata al contratto di Autostrade per l’Italia e puntano il dito anche contro il cambiamento del meccanismo per stabilire i pedaggi autostradali. Atlantia accusa anche il governo di forzarla a vendere la sua quota di maggioranza in Autostrade a Cdp “a una valore ridotto creando un danno significativo a migliaia di investitori italiani e stranieri”.
Se non risolta con urgenza, la questione della concessione creata dal decreto Milleproroghe “potrebbe compromettere seriamente i piani di investimento attuali e futuri di Aspi e, soprattutto, la sopravvivenza della società stessa”.
Nella lettera il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, e l’amministratore delegato Carlo Bertazzo hanno chiesto a Bruxelles di prendere “iniziative rapide e decise” con le autorità italiane “per far fronte alla violazione delle norme Ue”. La lettera affermava inoltre che Atlantia ritiene che le misure del governo, incluse le nuove norme approvate per decreto, violano i principi della legge europea, tra cui quelli che riguardano il rispetto dei contratti e delle economie di libero mercato. Atlantia, scrive ancora il Ft, non ha voluto commentare, e nemmeno il governo italiano e Dombrovskis hanno espresso commenti. Il Financial Times ricorda quindi che la decisione del gruppo di inviare la lettera a Bruxelles è arrivata dopo che il premier Giuseppe Conte ha detto che il futuro della concessione a Autostrade si è trascinato per troppo tempo e che l’incertezza deve finire. Conte, scrive ancora il Ft, ha detto inoltre che il governo non accetterà l’offerta di 3 miliardi di euro di Atlantia per risolvere la disputa.