Vitalizi. Caliendo: la commissione applica la legge. GiĆ  aboliti nel 2012

Agenpress –Ā  “La commissione contenziosa ĆØ un organo giurisdizionale che applica la legge e non puĆ² modulare le proprie decisioni in base a convinzioni politiche, per cui sarebbe auspicabile che le critiche tenessero conto di tale non irrilevante particolare su cui si fonda anche l ‘autodichia della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica”. CosƬ il senatore di Forza Italia Giacomo Caliendo che presiede anche la commissione del Senato che ieri ha annullato la delibera sui vitalizi.

“I vitalizi – spiega Caliendo – sono stati aboliti con la delibera del consiglio di presidenza del senato del 31 gennaio 2012, che registrava nella composizione un’ampia maggioranza del centrodestra, mentre con la delibera del 16 ottobre 2018 sono stati solo operati tagli che, di fatto, hanno inciso in modo sostanziale sugli assegni di importo di minore entitĆ  senza alcuno effetto su quelli di importo massimo. La seduta di ieri della commissione contenziosa ĆØ stata convocata in data 11 giugno 2020 ed alcuni giornali hanno preannunciato, nei giorni successivi, l’imminente seduta”.

“Tutte le critiche – sostiene il presidente della commissione contenziosa – sono legittime purchĆØ informate e sulla base della realtĆ , tanto piĆ¹ che alcuni dei rilievi formulati con la decisione adottata sono stati sempre condivisi anche da chi si ĆØ dimesso dalla commissione o da chi ha proposto una formulazione diversa del dispositivo. La commissione contenziosa ĆØ un organo giurisdizionale che applica la legge e non puĆ² modulare le proprie decisioni in base a convinzioni politiche, per cui sarebbe auspicabile che le critiche tenessero conto di tale non irrilevante particolare su cui si fonda anche l ‘autodichia della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. La decisione ha rimesso al Consiglio di Presidenza del Senato l’adozione di correzioni e integrazioni della delibera impugnata indicando, implicitamente, una legittima modalitĆ  di contribuzione di tutti gli ex parlamentari titolari di assegni vitalizi alle aumentate necessitĆ  finanziare del nostro Paese”.

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