Dl semplificazioni, Variati (sottosegr. Interno): “Abuso d’ufficio? Non è un’abolizione del reato, abbiamo cercato di fare chiarezza”

AgenPress. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Achille Variati (PD) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla modifica del reato di abuso d’ufficio. “Non è un’abolizione del reato. L’abuso resta un comportamento da perseguire penalmente, però con la modifica si circoscrive meglio in modo da garantire al funzionario pubblico o all’amministratore che lui deve rispettare le regole di condotta espressamente stabilite dalla legge, laddove ci sono invece discrezionalità egli agisce nei limiti di quella discrezionalità che la legge concede.

Noi contiamo di aver creato un po’ di chiarezza. E poi soprattutto c’è l’articolo 15 di questo decreto che parla della responsabilità erariale, che ha sempre fatto molta paura agli amministratori e ai funzionari pubblici, perché nel caso di acclarata responsabilità erariale, ognuno ne deve rispondere con il proprio personale patrimonio.

Anche in questo caso si è fatta chiarezza, perché la responsabilità erariale scatta solo quando uno ha avuto un profilo di dolo. Ci saranno maggiori rischi nei confronti di quei funzionari o dirigenti che dovevano fare e non hanno fatto. In questo caso scattano responsabilità anche di natura erariale per chi non fa. Mentre chi fa le cose onestamente non avrà nulla da temere”.

Sugli appalti. “Siccome il Paese deve ripartire e siccome per una mela marcia non si butta l’intera cassetta delle mele, il governo ha deciso di dare fiducia al Paese sano perché le cose si facciano. Ecco allora che per i lavori fino a 150mila euro può essere fatto un affidamento diretto, per quelli superiori scatta una procedura negoziata senza bando per cui vengono invitate alcune ditte a rotazione e questo velocizzerà le cose. Bastava che durante un procedimento di affidamento dei lavori, una delle ditte avviasse un ricorso e tutto si fermava.

Adesso invece un ricorso non costituisce giustificato motivo per non andare avanti, quando la magistratura avrà emesso delle sentenze allora si valuterà. Noi avremo un sistema di controlli sugli appalti affidati ad un’intelligence, spesso della GDF, e laddove ci fossero procedure anomale allora si interverrà chirurgicamente per sanzionare comportamenti sbagliati. Quindi forza, coraggio, fiducia per un Paese che deve rialzare la testa. Conto che questo sia un colpo importante e che possa muovere tanta inerzia che nel Paese c’è stata”.

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