Minneapolis. George Floyd ha detto per ben 20 volte, “non riesco a respirare”

AgenPress – La morte di George Floyd, l’afroamericano  durante un fermo della polizia a Minneapolis il 25 maggio, ha sconvolto il mondo intero e scatenato una vera e propria ondata di proteste e indignazione nel Paese.

Il video agghiacciante  mostra Floyd ammanettato e steso a terra con il ginocchio del poliziotto premuto sul collo per diversi minuti, ha fatto il giro del web. Le ultime parole pronunciate dall’uomo, “I can’t breathe” (“Non riesco a respirare”) sono diventate lo slogan della protesta per le strade di Minneapolis e sui social.

Floyd ha detto agli agenti che lo hanno ucciso che non poteva respirare per ben 20 volte. “Mi uccideranno, non posso respirare”, ha detto ripetutamente secondo le nuove trascrizioni dal video ripreso dalla telecamera indossata da uno dei poliziotti. Le trascrizioni sono state presentate al giudice dai legali di uno degli agenti implicati nel caso che chiede di essere scagionato dall’accusa di essere complice dell’omicidio dell’afroamericano.

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