AgenPress – I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito questa mattina 11 ordinanze cautelari, 10 in carcere e una ai domiciliari, emesse dal gip del tribunale di Palermo con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. A capo dell’organizzazione, secondo gli investigatori, c’era Benito Miccichè che sovraintendeva la gestione della piazza e riceveva i proventi della vendita della droga. Le indagini dell’operazione “Cuncuma”, come lo scrittore Giuseppe Pitrè chiamava l’organizzazione criminale, sono state coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca.
Le indagini sono andate avanti dal mese di giugno a novembre del 2018. Le telecamere e le cimici piazzate dai militari hanno permesso di smantellare l’organizzazione che poteva contare su una schiera di “pusher” e “vedette”, che con turni giornalieri, riuscivano sempre a controllare la piazza. I giovani avevano la disponibilità di magazzini e garage che si trovavano nei pressi della “piazza di spaccio”, dove poter nascondere la droga. Ad un semplice cenno del cliente lo spacciatore si avvicinava per effettuare la cessione o, in base alla richiesta ricevuta, si appartava per recuperava la droga richiesta. Lo spaccio avveniva anche nei pressi di diversi istituti scolastici del quartiere “Capo”.