AgenPress – “Abbiamo sottolineato che la procedura seguita per il caso Gregoretti non era iniziativa estemporanea di Salvini che voleva sequestrare le persone ma la scelta di attendere, prima di far sbarcare i migranti, nell’ambito di una procedura così come prevista nel contratto di governo e dal Consiglio europeo del 2018”, ha detto Giulia Bongio, avvocato di Matteo Salvini, spiegando di aver “chiesto solo di sentire il ministro Lamorgese. Non abbiamo chiesto di sentire gli altri”.
Il Gup di Catania ha disposto un’ ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri Trenta e Toninelli.
“Io volevo chiedere di sentire anche gli altri esponenti di governo ma Matteo Salvini ha detto che non era corretto farlo e non l’ha voluto fare. E’ stato contrario. Non mi sembra corretto farlo, perché ero al governo e non voglio che sembri una chiamata in correità. Quindi anche se credi che sia tecnicamente corretto, io non lo farò mai. Sono pronto ad assumersi la responsabilità da solo, ci bastano gli atti, da quelli si evince”.
In particolare, rispondendo a una domanda dei cronisti se provasse soddisfazione, insieme a Salvini, sulla convocazione del premier Conte e di altri suoi ex ministri da parte del tribunale di Catania, Bongiorno ha chiarito: “Se un atto collegiale si innesta in una procedura riconosciuta internazionalmente, non può esserci sequestro di persona. Quindi è chiaro che tecnicamente siamo soddisfatti, ma se mi chiedete se Salvini sperava questo, la risposta è no. Non lo voleva e non me l’ha fatto chiedere”.