AgenPress. “Un audit effettuato dalla Direzione generale Salute e sicurezza alimentare della Commissione europea sulla tracciabilità nella filiera canadese delle carni suine e bovine destinate all’esportazione in Europa nel quadro del trattato commerciale Ceta ha messo in evidenza gravi carenze nei controlli da parte delle autorità del Canada.
Tra queste, gli ispettori Ue hanno denunciato il rischio che l’etichettatura ‘senza ormoni’ possa venire utilizzata anche per carni di bovini trattati con ormoni, il cui consumo è stato vietato nell’Ue nel lontano ‘96. Ecco perché insieme ad altri colleghi del Parlamento ho presentato un’interrogazione alla Commissione Ue.
La risposta che ci è giunta è una palese mistificazione della realtà. Secondo la commissaria Kyriakides, durante l’audit sopra citato ‘non sono state riscontrate gravi perdite di tracciabilità, né è stato individuato un probabile trattamento illegale degli animali’ e pertanto ‘non vi sono motivi per introdurre alcuna misura di salvaguardia commerciale per tutelare la salute pubblica e/o animale’.
Evidentemente, la commissaria non ha letto il rapporto dei suoi esperti, che scrivono a chiare lettere che il Canada ‘non è in grado di garantire che solo gli stabilimenti pienamente conformi’ al diritto comunitario ‘continuino a comparire nell’elenco degli stabilimenti autorizzati ad esportare nell’Ue’. Più chiaro di così…La realtà è che questa Europa si piega ancora una volta agli interessi delle grandi lobby calpestando la salute dei cittadini e favorendo una concorrenza sleale nei confronti dei nostri allevatori”.
Lo dice l’eurodeputata della Lega, Rosanna Conte.