AgenPress – Una fuga senza precedenti di documenti interni cinesi rivela come il Paese abbia gestito male le prime fasi della pandemia di coronavirus. I documenti – dalla provincia di Hubei, il sito della prima epidemia conosciuta al mondo – mostrano che la Cina ha annunciato un numero fuorviante di nuovi casi e decessi, è stata ostacolata da un ritardo medio di tre settimane nella diagnosi di nuovi casi e ha subito un enorme picco di influenza nel epicentro provincia all’inizio di dicembre
Infatti, potrebbero essere stati quasi 500.000 gli infettati da Covid-19 a Wuhan, 10 volte più dei casi ufficiali, fermi poco sopra i 50mila. Lo rivela uno studio del Chinese Center for Disease Control and Prevention (Cdc), citato dalla Cnn. Su un campione di 34.000 persone, il Centro ha rilevato infatti un’incidenza di presenza di anticorpi del 4,43%. In altre città della regione di Hubei il tasso è dello 0,44%. Wuhan ha una popolazione di 11 milioni di persone.