AgenPress – “L’esperienza della pandemia impone anche un’attenta, meditata e pacata riflessione sulla revisione del Titolo V della Parte II della Costituzione” sul rapporto tra Stato e Regioni. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula al Senato. “Lavoriamo tutti insieme, meditiamo insieme sul riparto delle competenze legislative di Stato e Regioni, come pure alla individuazione di meccanismi e istituti che consentano di coordinare più efficacemente il rapporto tra i diversi livelli di governo. In questo contesto, occorre garantire e tutelare, con la massima intensità, le autonomie speciali e le minoranze linguistiche”.
Sulla proposta del sistema proporzionale “leggo delle interpretazioni, diciamo così maliziose. Negli anni passati abbiamo subito una frantumazione della rappresentanza. Sono emersi nuovi processi, anche in maniera dirompente, non possiamo fare una legge che costringa forze così diverse. Questo artificio contribuirebbe all’instabilità politica, non stabilirebbe il quadro”, dice ancora Conte.
Le forze politiche, dopo le elezioni “saranno chiamate a definire accordi programmatici di alto profilo per governare, in modo da consentire una solida prospettiva politica” ai cittadini.
“L’artificio di costringere forze diverse in uno stesso involucro condurrebbe alla precarietà. Piuttosto bisogna contribuire a perseguire uno strumento che possa dispiegare appieno la capacità di favorire la rappresentanza democratica di tutte le forze che recuperino magari dall’assenteismo i cittadini sfiduciati”.