Commercio: Istat, a gennaio vendite -3%, -6,8% su anno. Vola il commercio elettronico

AgenPress –  A gennaio 2021 l’Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio del 3% in valore e del 3,9% in volume. Ad una lieve crescita delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e +0,3% in volume) si contrappone una forte riduzione per i beni non alimentari (-5,8% in valore e -7,2% in volume). Su base tendenziale, a gennaio, le vendite al dettaglio diminuiscono del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume.

“Il 2021 si apre con il protrarsi dell’emergenza sanitaria e, conseguentemente, delle limitazioni alle attività degli esercizi commerciali stabilite a livello regionale e nazionale”, nota l’Istat nel suo report da cui emerge che nel trimestre novembre 2020-gennaio 2021 le vendite al dettaglio diminuiscono in termini congiunturali del 6,7% in valore e del 7,3% in volume. L’andamento negativo è determinato dai beni non alimentari che calano del 13,2% in valore e del 14,0% in volume, mentre le vendite dei beni alimentari sono in crescita (+1,9% sia in valore, sia in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%). Le flessioni più marcate riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-36,4%) e abbigliamento e pellicceria (-33%).

Con la pandemia vola il commercio elettronico. A gennaio, su base annua, è l’unica forma distributiva che segna una decisa crescita (+38,4%).

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