AgenPress. Dovrebbe tenersi nel primo pomeriggio di oggi la riunione del Consiglio dei ministri nel corso della quale è previsto l’ok al decreto Sostegni, che distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento in cinque macro-capitoli:
- aiuti alle attività produttive
- sanità e vaccini
- enti locali
- finanziamenti a scuola, cultura e filiere
- pacchetto lavoro.
Restano comunque da sciogliere alcuni nodi politici, in particolare il blocco dei licenziamenti e la rottamazione delle cartelle. Alla fine, il divieto di licenziare dovrebbe essere varato insieme alla proroga per tutto il 2021 della cassa Covid e a un intervento differenziato per chi ha gli strumenti ordinari e chi, invece, attende la riforma degli ammortizzatori sociali. Sul fisco, invece, dovrebbe esserci uno stop a rate e nuove cartelle fino a fine aprile, per poi spalmare l’invio degli atti del fisco in due anni per evitare di ‘inondare’ i contribuenti. Si discute ancora, invece, su come liberare il magazzino della ex Equitalia grazie alla cancellazione delle vecchie cartelle.
Aiuti alle imprese, quando e quanto
Per quanto concerne gli aiuti alle imprese, il Governo assicura indennizzi in tempi rapidi. I ristori, pari a 11 miliardi ovvero in media 3.700 euro ad attività, partiranno subito dopo Pasqua per arrivare a tre milioni di pmi, quelle con giro d’affari fino a 10 milioni e che abbiano perso almeno il 30% del fatturato, entro la fine di aprile. Il calcolo, archiviato il meccanismo dei codici Ateco, sarà basato sulla media mensile delle perdite tra l’intero 2020 e l’intero 2019 (e non su due mensilità come ipotizzato finora). Cinque le fasce di indennizzo in base al fatturato:
- 60% per le imprese fino a 100mila euro
- 50% tra 100mila e 400mila euro
- 40% tra 400mila e un milione
- 30% tra 1 e 5 milioni
- 20% tra 5 e 10 milioni.
Per ricevere l’assegno basterà una autocertificazione da caricare su una piattaforma che verrà messa a punto con Sogei. I contributi saranno poi erogati dall’Agenzia delle Entrate che, per non rallentare gli aiuti, farà i suoi successivamente e non preventivamente. controlli. Sessanta i giorni di tempo per fare domanda e si potrà scegliere tra bonifico e credito d’imposta: si andrà da un minimo di 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) a un massimo di 150mila euro. Per gli autonomi arriverà poi un rifinanziamento da 1,5 miliardi del fondo istituito con la manovra per la riduzione o la cancellazione dei contributi.
Stesso importo per il rinnovo delle indennità per stagionali, lavoratori delle terme e dello spettacolo, mentre sono previste indennità anche per i 200mila lavoratori del settore sportivo. Sarà rinnovato anche il reddito di emergenza per tre mesi e rifinanziato con 1 miliardo il Reddito di cittadinanza. Per il mondo della cultura ci saranno altri 400 milioni e spazio ai primi fondi per le filiere più colpite: dai 600 milioni per la montagna ai 100 milioni per fiere, catering, eventi, bloccati dal Covid. Agli enti locali andranno 3,3 miliardi, compresi 250 milioni per compensare i Comuni dei mancati incassi della tassa di soggiorno e 800 milioni per il trasporto pubblico locale. Alla sanità saranno assegnati circa 4 miliardi e mezzo tra campagna vaccinale e supporto alla gestione commissariale: le voci principali sono i 2,1 miliardi per i vaccini e i 700 milioni per i farmaci anti-Covid.