AgenPress – “Ci auguriamo che il ministro ci ripensi e tolga la seconda prova agli esami di maturità”. Lo chiede il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), Antonello Giannelli commentando il nuovo sistema di esami indicato dal ministero dell’Istruzione.
“E’ chiaro che voler tornare alla normalizzazione – ha spiegato Giannelli – ci vede tutti d’accordo, su questo non ci sono dubbi. Negli ultimi due anni non abbiamo fatto scritti, il punto è che il ritorno alla normalità deve anche essere graduale. In fondo quest’anno vanno a sostenere la maturità dei ragazzi che hanno avuto problemi per tre anni di seguito poiché si sono fatti tutto il triennio con la pandemia. Non avrei introdotto la seconda prova scritta quest’anno. Sarebbe bastata una prova scritta e il colloquio anche strutturato con la tesina come si è fatto negli ultimi anni.
il Coordinamento dei presidenti del Consiglio di istituto di Roma e del Lazio parla di “Ingiusta maturità”.
“Alla normalità si ritorna con i fatti quelli concreti: non a parole mettendo sulla carta un esame di maturità che è una beffa. Sosterranno quella maturità dei ragazzi che due anni fa sono andati a scuola in presenza solo 70 giorni scarsi su nove mesi, che hanno fatto mesi in Dad e ancora oggi non hanno stabilità. Questa è la normalità?? Ma quello che più colpisce dell’organizzazione di questo esame è la scelta della seconda prova di esame che sarà diversa per ogni commissione di esame quindi sia all’interno della stesso Istituto che fra i diversi Istituti dello Stato. Ma la votazione finale che conterà nel curriculum scolastico a vita , che servirà per una borsa di studio ecc. quella poi è uguale per tutti. E questo è profondamente ingiusto”.