M5s. Grillo, nessuna deroga sui due mandati. 67 gli eletti interessati, tra questi Maio, Fico, Taverna

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AgenPress – Il vincolo del doppio mandato resta. O quasi. Unica concessione da valutare, la possibilità di candidarsi ad altri livelli istituzionali, ovvero europee e regionali per chi ‘ha già dato’ in Parlamento. Beppe Grillo, tornato in campo con la partita del Quirinale e sceso a Roma per la grana giudiziaria che ha visto il Tribunale di Napoli congelare i vertici grillini, a quanto apprende l’Adnkronos in queste ultime settimane sarebbe tornato anche sul tema della deroga per il terzo mandato, un tema che tiene sulle spine i parlamentari M5S della prima ora.

Chi ha già fatto due mandati in Parlamento può ambire, dunque a candidarsi all’Europarlamento o ai Consigli regionali, ma di restare alla Camera o al Senato non se ne parla. Regola che varrebbe a tutti i livelli elettivi: chi è stato europarlamentare per ben due volte, ad esempio, può ripiegare su un posto in Regione o ambire a un seggio alla Camera o al Senato, non restare a Bruxelles.

“In Europarlamento o in Regione guadagnate anche di più, quindi non rompete le p…e… –avrebbe scherzato Grillo con alcuni parlamentari che sente con una certa regolarità-. Ma è un tema identitario, non si può derogare”.

La ratio, ribadita da Grillo in diverse telefonate ma confermata all’Adnkronos anche da fonti molto vicine al garante, è contrastare “nicchie di poteri e correnti”. Per il garante e padre fondatore del M5S quella della rotazione sarebbe dunque l’unica ‘concessione’ possibile, la sola opzione da sottoporre al voto degli attivisti.

Tra le proposte, si parla di “rotazione o limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione“.

Su 67 eletti con due mandati alle spalle, circa uno su due tra ex ministri, sottosegretari e presidenti di commissione avrebbe avuto quanto meno una chance di restare a Roma.

Tra questi i big del Movimento: Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, solo per citarne alcuni.

A complicare il quadro c’è anche il taglio di deputati e senatori voluto dagli stessi grillini, “ci siamo tagliati le pa..e da soli”, uno dei messaggi che più rimbalza nelle chat interne.

A partire dalla prossima legislatura sarà applicato il taglio dei parlamentari, voluto dallo stesso Movimento, che ridurrà del 36,5% il numero di deputati e senatori.

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