Inflazione al 6,1%. Assoutenti: per famiglie sarebbe stangata fino a +2.434 euro annui

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Decreto Governo lontano dall’obiettivo, non risolve emergenza prezzi. Servono tariffe amministrate per beni di prima necessità, luce, gas e carburanti


AgenPress. Con una inflazione al 6,1% gli italiani andrebbero incontro ad una stangata, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, pari a +1.874 euro annui per la famiglia “tipo”, per arrivare ai +2.434 euro di un nucleo con due figli.

Lo afferma Assoutenti, commentando le stime diffuse oggi da Confcommercio.
“Condividiamo i timori dei commercianti, con le previsioni di Confcommercio che confermano in pieno l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Assoutenti circa un nuovo rialzo dell’inflazione a marzo – spiega il presidente Furio Truzzi –.

Le misure annunciate ieri dal Governo con il nuovo decreto, prese ancora una volta in solitudine senza consultare le associazioni di consumatori e imprese, non centrano l’obiettivo, e purtroppo non risolveranno l’emergenza prezzi. Un decreto che regala qualche briciola alla famiglie e alle imprese, con un taglio risicato delle accise sui carburanti, un innalzamento dell’ISEE del tutto inadeguato e una rateizzazione a 24 mesi delle bollette che “dimentica” i mesi energivori invernali e inizia a maggio, quando i consumi sono bassissimi, dimenticando milioni di consumatori e imprese stremati dall’escalation dei listini al dettaglio”.

“Contro la nuova stangata che attende le famiglie confermata anche da Confcommercio, l’unica strada percorribile è quella di un ritorno alle tariffe amministrate per i beni di prima necessità come gli alimentari, e per quelli strategici come elettricità, gas e carburanti, in modo da contenere speculazioni e rialzi e salvaguardare potere d’acquisto e consumi” – conclude Truzzi.

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