Bellanova: “Il patto perverso di Conte, Berlusconi e Salvini rischia di mandare il Paese al macero”

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AgenPress. “Il patto perverso tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, che ha costretto Mario Draghi a consegnare le dimissioni nella mani del Presidente Mattarella, fa uscire di scena l’unica persona la cui credibilità aveva consentito all’Italia di tornare a contare nei consessi internazionali ed espone il Paese a una crisi devastante mettendo seriamente a rischio e compromettendo il solo strumento che poteva realisticamente garantire una ripresa e un rilancio, mentre di nuovo ieri le notizie che arrivavano dal Senato e l’irresponsabilità di chi ha preferito il proprio tornaconto all’interesse nazionale hanno bruciato altri miliardi alla Borsa di Milano”.

Così la copresidente di Italia Viva Teresa Bellanova, viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili.

“La cecità della discussione consumata ieri a Palazzo Madama è esemplare.
E’ esemplare l’arroccamento contro una linea di governo realmente riformatrice e liberale di chi aveva già deciso da tempo di mettere i bastoni tra le ruote al Presidente Draghi, perché non si può essere contemporaneamente governo e opposizione, come le vicende parlamentari del Ddl concorrenza mettono in chiaro perfettamente.

Chi per venti anni ha giocato con il finto liberalismo alla Berlusconi, costretto alla prova dei fatti non è stato in grado di reggere rifugiandosi in un corporativismo bieco e comunque non risolutivo.

Ed è esemplare, seppure suicida, anche la mancata presa di distanza da parte del Pd in tutti questi mesi verso Giuseppe Conte che ha consentito a Conte e ai suoi di determinare il destino del Governo Draghi mentre ancora ieri gli stessi ministri di quel partito restavano incredibilmente seduti tra i banchi del Governo senza avvertire alcuna vergogna e alcun disagio e senza aver avuto il coraggio di dimettersi.
Lealtà, responsabilità, dignità, coerenza: in un governo di unità nazionale sono queste le condizioni.

Chi le ha tradite dovrà renderne conto al Paese. Oggi qualcuno immagina di avere già la vittoria in tasca. Ma non è per niente detto che i cittadini vorranno premiare chi in questo modo sta decretando tempi rovinosi per le famiglie e per le imprese con una crisi alimentare e una crisi energetica che nei prossimi mesi presenteranno conti salatissimi”.

 

 

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