Governo. Monti, questa crisi può provocare danni gravi. Ci attendono giornate a grossa intensità monetaria

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AgenPress – “Il governo non è stato sfiduciato e, almeno sinora, le dimissioni non sono state accolte”, premette Monti, che si rifà al precedente del gennaio 1994 quando Scalfaro respinse le dimissioni di Ciampi. Indisse le elezioni, ma il governo restò in sella. Se questo dovesse avvenire. Il governo Draghi sarebbe nella pienezza dei suoi poteri. Potrebbe andare oltre gli affari correnti in attesa del successore, impostare la legge di bilancio e procedere nella gestione del Pnrr”.

Così il senatore a vita Mario Monti, intervistato da La Stampa sulle conseguenze del voto di ieri in Senato che ha costretto il premier Mario Draghi alle dimissioni.

“Questa è una crisi potenzialmente in grado di provocare gravi danni.   Una crisi che per fortuna  è contenibile negli effetti di cui è capace”. Ciò che l’ex ministro auspica è di ripetere quanto già avvenuto in passato.  In arrivo c’è lo scudo anti-spread.

“All’estero – per l’ex commissario Ue – si chiederanno se vogliamo lo scudo per quando ci puniscono ingiustamente o se lo chiediamo per essere protetti dagli strani comportamenti della politica nazionale. Intanto lo spread è tornato a salire”.

“Ci attendono giornate a grossa intensità monetaria”, afferma l’economista, per il quale la crisi romana potrà incidere “molto” sulle scelte di Francoforte in merito ai tassi. “Il nostro peso nell’attivo della Bce, cioè i crediti nei confronti dello Stato sotto forma dei titoli pubblici, è elevato”, spiega Monti, per il quale “dobbiamo abituarci ad andare a finanziarci di più sul mercato e a contare meno sulla Bce”.

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