Confcommercio, giusto alzare la soglia contanti da 2mila a 10mila. Ridurre anche costi commissioni carte

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AgenPress – “Nell’attuale quadro economico, caratterizzato da forte instabilità e da una perdurante stagnazione dei consumi, non appare congruo porre ulteriori limitazioni alle forme di pagamento”.

Questo il commento di Confcommercio dopo la proposta di legge avanzata il 26 ottobre dalla Lega per alzare da 2mila euro a 10mila euro il tetto di spesa al denaro contante.

“Il forte incremento della diffusione della moneta elettronica registrato negli ultimi anni, non può infatti prescindere dal legittimo uso del contante: in assenza di interventi normativi, dal 1° gennaio 2023 il limite per l’utilizzo del denaro contante in Italia scenderà da duemila a mille euro, confermando la forte asimmetria rispetto a molti altri Paesi europei in cui vigono limiti ben più elevati o addirittura non sono previste soglie. Nell’attesa che si pervenga finalmente alla definizione di un limite comune a livello europeo, è dunque auspicabile che in ambito nazionale questo venga elevato in misura significativa”.

Sempre sugli strumenti dei pagamenti, Confcommercio ha ribadito la necessità “di ridurre costi e commissioni a carico di imprese e professionisti per l’accettazione delle carte di pagamento”.

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