AgenPress – “È ormai evidente che l’azione della Banca centrale europea per contrastare l’inflazione non sta generando i frutti sperati”.
Lo ha detto il segretario generale della Fabi Lando Sileoni chiede “maggior cautela sui tassi” alla Bce e spera in un “ripensamento” sul rialzo annunciato per il prossimo 27 luglio.
“I prezzi non calano significativamente e l’aumento così veloce del costo del denaro sta provocando un rialzo dei tassi di interesse su prestiti e mutui che mette in difficoltà sia le famiglie sia le imprese”.
“La Bce ha già preannunciato di portare il tasso base al 4,25% il prossimo 27 luglio. Noi speriamo in un ripensamento e, comunque, ci auguriamo che tutte le prossime decisioni siano assunte con maggiore cautela da parte della Banca centrale europea”.
L’allungamento di un piano di rimborso dei un mutuo a tasso variabile “non è a costo zero” per chi lo richiede, ha aggiunto sottolineando che “occorre dire con chiarezza che qualsiasi decisione su iniziative delle banche per dare respiro alle famiglie deve essere presa senza ansia e soltanto dopo una adeguata valutazione”. Secondo il sindacalista “va sfruttata, per ricevere giusti consigli e per essere orientati a compiere scelte consapevoli, anche la competenza e la professionalità di tutte le lavoratrici e i lavoratori delle banche, molti dei quali affrontano, personalmente, problemi identici a quelli della clientela”.
“In particolare – spiega Sileoni – va detto che lo spalma-mutui non è privo di rischi né è un’operazione a costo zero”. “L’allungamento del piano di rimborso di un mutuo a tasso variabile – conclude – comporta infatti un maggior ammontare di interessi da pagare alla banca oltre al fatto che ci si pregiudica la possibilità di poter beneficiare, nel medio-lungo periodo, di un’auspicabile riduzione dei tassi d’interesse”.