AgenPress. Leggo che la Presidente Meloni prova a riscrivere la sua storia politica.
Ha appena dichiarato che quando era all’opposizione non aveva problemi a dialogare e ricorda che ha votato il taglio dei parlamentari e l’appoggio alla linea di Draghi sul sostegno militare all’Ucraina. Dall’alto di questi suoi illuminati esempi ci invita, oggi che siamo all’opposizione, a essere più aperti al dialogo.
Quanto al passato, preciso – e non è questione di pignoleria ma di sostanza politica – che non ci ricordiamo affatto una Meloni dialogante durante il periodo più duro della pandemia del Conte II. Ricordiamo quando si accalorava per convincere i cittadini che eravamo dei “criminali”. Ci ricordiamo una leader che, con veemenza, contestava ogni misura a prescindere, persino la dichiarazione dello stato di emergenza, che poi lei stessa ha adottato qualche mese fa, sopraffatta dagli sbarchi incontrollabili.
Ci ricordiamo persino una opposizione che si è rifiutata di raccogliere l’invito a confrontarsi a Villa Pamphili per dare un contributo alla costruzione del Pnrr.
È vero, invece, che l’opposizione a Draghi fu una finta opposizione e la conferma viene dalla piena continuità di azione non solo sul fronte bellicista ma anche su quello della restaurazione della politica di austerità e del rigore contabile che strozza la crescita.
Quanto al presente: se la Presidente Meloni vuole davvero dialogare sul salario minimo – e direi che letti i sondaggi le conviene – faccia una cosa concreta. Dica ai suoi parlamentari di rientrare prima dalle ferie e ci anticipi se è d’accordo con la nostra proposta, potremmo approvarla già ad agosto.
Quanto al resto, il Movimento 5 Stelle è sempre per il dialogo purché finalizzato al bene dei cittadini: abbiamo aperto da mesi al confronto sul Pnrr ma non ci è arrivata nessuna risposta; abbiamo lanciato il progetto degli stati generali per riformare la Rai e tenerla lontana dai partiti e vedremo se ci sarà disponibilità.
“Siamo pronti” – noi sì – al dialogo per tagliare i vitalizi, per aiutare il governo a superare il fallimento sull’immigrazione, visto che gli sbarchi sono più che raddoppiati, per venire incontro alle sofferenze del ceto medio e delle fasce deboli della popolazione, per contrastare le misure di favore contro evasori e corrotti, per superare questa balorda legge elettorale e per rafforzare le misure di contrasto alla criminalità organizzata.
Ci permetta la Presidente Meloni di essere scettici sulle capacità di dialogo del suo Governo, che ieri ha fatto scrivere dall’Inps un sms a 169mila famiglie in estrema difficoltà dicendo loro: d’ora in poi arrangiatevi da soli!
E’ quanto dichiara, in una nota, il presidente del M5S Giuseppe Conte.