AgenPress. Sono d’accordo con la proposta di un referendum contro la precarietà, avanzata oggi da Landini sul Quotidiano nazionale. Bisogna abrogare le nefaste norme, compreso il Jobs Act, che dagli anni ’90 sono state imposte da governi di centrosinistra e destra contro lavoratrici e lavoratori.
Noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare discutiamo da tempo sulla necessità di una campagna referendaria sociale. Attendevamo l’attivazione da parte del governo della piattaforma pubblica e gratuita per la raccolta firme on line per essere certi di raggiungere l’obiettivo. Va denunciato che il governo sta boicottando uno strumento democratico per non dovere fare i conti con la partecipazione popolare su temi scomodi.
Quindi ben venga un’iniziativa referendaria della Cgil che potrebbe segnare una svolta dopo decenni di perdita di diritti. Attendiamo di conoscere i quesiti per esprimere un giudizio di merito.
Intanto continuiamo a raccogliere le firme per la nostra legge per un salario minimo di 10 euro agganciato all’inflazione e ricordiamo che si può firmare in tutti i comuni italiani.
E’ quanto dichiara, in una nota, Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare.