AgenPress – “Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace, io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada. Ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori”.
Così don Antonio Coluccia ha commentato al Tg1 l’agguato di ieri a Tor Bella Monaca, dove un ragazzo su uno scooter ha tentato di investirlo. “Ho avuto paura perché mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato mi colpisse. Devo ringraziare l’operatore della scorta che mi ha spostato e salvato”.
“L’aggressione non mi fermerà. Continuerò la mia battaglia che sto portando avanti contro la criminalità che controlla le piazze di spaccio a San Basilio, Quarticciolo e Tor Bella Monca”, ha detto al telefono al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al capo della Polizia Vittorio Pisani che lo hanno chiamato per sincerarsi delle sue condizioni poco dopo aver subito l’aggressione in via dell’Archeologia.
Don Antonio Coluccia è stato aggredito ieri a Tor Bella Monaca, durante una fiaccolata per la legalità in via dell’Archeologia, una delle piazze di spaccio di droga più grandi d’Italia.
L’aggressore, che aveva provato a investirlo con uno scooter, è stato ferito con un colpo di pistola al braccio, sparato da uno degli agenti della scorta del prete. Un altro poliziotto è rimasto ferito mentre provava a bloccare l’uomo in scooter, che è stato fermato e portato in ospedale. L’aggressore, di nome Simone D.P., è un pregiudicato del ’95.