Radicali Italiani: ritardi pagamenti PA è scandaloso

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AgenPress. Oggi l’Italia, per l’ennesima volta, è stata deferita dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia dell’UE per violazione della direttiva sui ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni. Come fa notare la Commissione, le autorità pubbliche dovrebbero dare l’esempio nella lotta contro la cultura dei ritardati pagamenti alle imprese. In Italia accade invece il contrario, con il sistematico superamento dei termini e un debito pari a 60 miliardi di euro.

Le imprese italiane, superato l’ubriacatura di bonus destinati a spese superflue, inutili e a volte persino dannose, che hanno portato il debito pubblico a una cifra enorme pari a 2.844 miliardi, devono ricevere importi per mancati pagamenti pari al 2,6% del PIL. In questo contesto affronteranno una legge di bilancio fatta di risorse scarse, una crisi economica globale e un alto tasso di inflazione in atto, un accesso al credito reso difficoltoso, un fisco bisognoso di risorse.

Nel lontano 2019 una furente Giorgia Meloni urlava sui social il proprio sdegno contro lo Stato lumaca, la chiamava, giustamente, rapina. Peccato che una volta al Governo le urla si sono trasformate in silenzio e le imprese continuano a fallire.

Ci permettiamo di regalare alla Premier una proposta concreta: quella della nostra PDL sulla quale stiamo raccogliendo le firme in tutta Italia. Chiediamo semplicemente che i professionisti e le imprese che vantano un credito con lo Stato possano utilizzarlo per il pagamento di imposte e contributi o cederlo a un intermediario finanziario. Sarebbe, questa, una vera rivoluzione, che aiuterebbe migliaia di aziende che, in attesa dei pagamenti, dichiarano fallimento. E basta una firma.”

Lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino-Segretario Radicali Italiani.

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