Pregliasco: “Violenza frutto delle sofferenze psicologiche ed economiche. Continuerò a fare divulgazione scientifica”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Il virologo Fabrizio Pregliasco è intervenuto questa mattina in diretta a “L’Italia s’è desta“, il programma in onda su Radio Cusano Campus. Nel corso dell’intervista, Pregliasco ha affrontato diversi temi, tra cui l’episodio di violenza di cui è stato vittima a Barletta durante la manifestazione ‘Oscar del libro’, e ha condiviso le sue riflessioni sul clima di ostilità che ancora circonda i virologi.

Il contesto di violenza e l’acredine persistente.

Parlando dell’aggressione subita, Pregliasco ha spiegato: “Non mi sorprende, in fondo, quello che è accaduto. Lo vivo come un effetto collaterale delle sofferenze psicologiche ed economiche che molti hanno vissuto durante la pandemia. Forse chi non è stato direttamente colpito, come avvenuto al Nord Italia, a Bergamo, dove le persone hanno visto morire i loro cari come mosche, ha sviluppato un’amarezza che oggi sfocia in atti di violenza. È triste vedere come una parte della politica abbia facilitato questo tipo di sentimenti, accreditando le persone a esprimere questa negatività.

Pregliasco ha anche raccontato un altro episodio recente: “In un parcheggio, una persona che inizialmente mi aveva chiesto indicazioni con cortesia, si è improvvisamente trasfigurata, passando da un dialogo civile a insulti veementi. Questo mostra quanto sia ancora forte il risentimento. Mi dispiace, perché si tende a dimenticare le paure che tutti abbiamo vissuto e a criticare con il senno di poi.

Il ruolo dei virologi e la responsabilità delle decisioni politiche.

Rispondendo a una domanda sulla responsabilità delle decisioni prese durante la pandemia, Pregliasco ha sottolineato: “Le decisioni sono state prese a livello politico, non da noi virologi. Noi eravamo conniventi con il governo, ma le scelte finali erano politiche.”

L’impegno nella divulgazione scientifica.

Nonostante le difficoltà e le aggressioni, Pregliasco ha ribadito la sua volontà di continuare il lavoro di divulgazione scientifica: “No, continuerò. Insegno igiene, medicina preventiva e divulgazione scientifica, ed è un servizio che ritengo necessario. L’infodemia che abbiamo vissuto, con un eccesso di informazioni, ha creato difficoltà, ma spero che la maggior parte dei cittadini abbia imparato a interpretare correttamente le fonti e le opinioni. Continuerò a fare il mio lavoro, perché credo sia importante.”

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -