AgenPress. “Il caso de Maria è estremamente particolare: parliamo di un soggetto che era detenuto a Bollate per aver ucciso efferatamente una donna nel 2016, ma che poi nel carcere aveva dato buona prova di sé. Con un permesso premio aveva ottenuto un lavoro come receptionist in un albergo, dove ha conosciuto una donna con cui ha instaurato una relazione e che per presunte ragioni di gelosia ha cercato di uccidere. L’omicidio non è riuscito e l’uomo si è quindi tolto la vita. Mi sembra che dalla vicenda emergono caratteristiche patologiche, ma un dato è certo. Casi come questo non devono smontare i percorsi rieducativi previsti dall’articolo 26 della Costituzione”.
Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto, intervenuto a ‘Battitori Liberi’, trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, in merito al tema dei permessi premio per i detenuti a seguito del suicidio del detenuto de Maria.
E ha aggiunto ” il giudice di sorveglianza, prima di ammettere determinati soggetti al lavoro esterno, deve usare ogni cautela soprattutto in casi come questo. De Maria si era già reso protagonista di un delitto efferato, e in queste circostanze servono delle rassicurazioni concrete che certifichino la sicurezza nel farlo uscire dal carcere”sottolinea Sisto. “A mio avviso si potrebbe pensare anche alla possibilità di far decidere al giudice di merito- precisa- se il detenuto possa o meno avere accesso ai permessi premio.
Se il livello di attenzione dei giudici di sorveglianza desta sospetti, bisogna dare ai cittadini un’alternativa perché si sentano al sicuro”. Sisto termina quindi con una riflessione ” in circostanze come questa basterebbe pensare a un percorso per il detenuto che si svolge all’interno del carcere, più controllato che all’esterno. Ma il fatto in sé non deve distrarci dal problema, ossia che i giudici devono evitare che queste condotte possano avvenire: non si può essere superficiali quando si rimettono in libertà determinati individui” ha concluso il viceministro Sisto.