Influenza 2025: nel Regno Unito boom di casi. In Italia la curva inizia a salire. Importante vaccinarsi

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AgenPress. In questi giorni il National Health Service in Gran Bretagna ha lanciato una vera e propria chiamata al vaccino dopo che i casi registrati sono risultati oltre tre volte superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita più marcata tra i giovani adulti e i bambini in età scolare. In Italia la stagione influenzale sta lentamente prendendo piede, i dati che arrivano oltre confine suggeriscono l’importanza di non farsi trovare impreparati e ricorrere quanto prima alla vaccinazione antinfluenzale, anche in previsione di un abbassamento delle temperature. 

“I dati della sorveglianza respiratoria mostrano una curva in progressiva salita e sono ormai plurime le segnalazioni di casi. È ancora presto per capire cosa aspettarsi nei prossimi mesi nel nostro Paese, anche perché molto dipenderà dalle condizioni metereologiche che si verificheranno. Con un virus più “abile” a eludere il sistema immunitario e con una stagione influenzale anticipata, la prevenzione resta comunque l’unica chiave per proteggere noi stessi e chi ci sta vicino. La vaccinazione rimane lo strumento di protezione più efficace e siamo nel periodo corretto per ricorrervi. Una raccomandazione rivolta in modo particolare a tutta la popolazione più fragile.” – afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano, Direttore scientifico di Osservatorio Virusrespiratori.it.

Anziani bambini e pazienti con patologie croniche possono essere maggiormente esposti a complicanze respiratorie (bronchiti, riacutizzazioni d’asma, polmoniti), dovute all’influenza.

“Queste persone dovrebbero vaccinarsi il più possibile all’inizio della stagione influenzale senza aspettare che il virus sia già ampiamente in circolazione, in quanto il corpo impiega circa due settimane dopo la vaccinazione per sviluppare una protezione contro l’influenza. L’influenza non è un semplice raffreddore: ogni anno provoca milioni di casi e migliaia di ricoveri. Sebbene non causi di solito gravi problemi alle persone giovani e in buona salute, per le persone fragili essa rappresenta una minaccia costante durante i mesi più freddi, insieme ad altre malattie respiratorie, come il virus respiratorio sinciziale (RSV), la polmonite e il COVID-19. La vaccinazione antinfluenzale, co-somministrata con un vaccino anti-Covid aggiornato, resta pertanto la difesa principale in quanto riduce la gravità dei sintomi e il rischio di complicanze, ricoveri e decessi, riducendo anche la pressione sul sistema sanitario. Importante ricordare infine l’utilizzo degli anticorpi monoclonali per proteggere i bimbi più piccoli dalle complicanze del virus respiratorio sinciziale di cui, anche quest’anno, ci aspettiamo una circolazione considerevole; lo scorso anno questa immunizzazione ha dimostrato infatti un calo notevolissimo di casi di bronchiolite nei bambini, in attesa di quelle opzioni che ci saranno nel futuro riguardanti una vaccinazione contro tale virus rivolta ad anziani e a donne in gravidanza per proteggere sé stesse e i propri piccoli” – conclude Pregliasco.

 Accanto alla vaccinazione, per ridurre la circolazione del virus, rimane utile adottare anche alcuni comportamenti virtuosi come, ad esempio, usare la mascherina nei luoghi chiusi e affollati, lavare spesso le mani e rimane a casa se si hanno sintomi.

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