Agenpress – “Nonostante tutto, da quando è stata varata la legge (il codice rosso) le donne che continuano ad essere uccise sono tantissime: una media di una ogni due giorni. Non riusciamo a capire che le leggi devono essere accompagnate da grandi investimenti economici”.
Lo dice il presidente degli avvocati matrimonialisti (Ami) Gian Ettore Gassani in occasione del convegno “Se fa male non chiamarlo amore, luci ed ombre del codice rosso e della rete”.
Il codice rosso “non potrà mai portate davvero risultati se i centri anti-violenza chiudono e se la pianta organica dei magistrati vede una carenza di almeno 2mila unita, è un segnale culturale ma non credo risolva i problemi”.
“Le procure sono senza magistrati. Quando si dice che dopo la denuncia il magistrato deve sentire la donna offesa entro 3 giorni, è praticamente impossibile perché in molte procure i magistrati si devono occupare anche di reati di mafia…e diventa complicato”.
Ma “non si possono fare leggi a costo zero, non possiamo pensare di fare leggi e far chiudere i centri anti-violenza perché non ci sono i fondi, senza aumentare la pianta organica dei magistrati, senza aumentare i centri di ascolto. Non bastano le leggi, bisogna riorganizzare la rete”.