L’ opinione di Roberto Napoletano. L’indebita rendita e il rischio capitale

Agenpress – APRIRE gli occhi prima che sia troppo tardi. Ci sono tutte le mafie. Riciclano, fanno la fattura pure al tabaccaio. Sono impresa. Fanno politica, hanno i loro candidati. Entrano nelle compagini societarie. Egemonizzano i subappalti. Reinvestono i proventi della cocaina in immobili, locali notturni, attività ricettive, movimento terra, smaltimento rifiuti, finanza. Disintermediano i flussi della spesa pubblica, scambiano con la politica, è la logica della cosiddetta banca dei favori di cui parlano i collaboratori di giustizia. Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, città e località balneari, ricostruiamo la mappa di uomini, affari e alleanze, società, zone grigie e intrecci nascosti della Mafia spa al Nord. Disegna un quadro d’insieme da brividi, decine e decine di miliardi, motore finanziario di un sistema criminale parallelo ormai autonomo che trae origine dai territori meridionali di provenienza dove persiste un sistema arcaico-feudale molto più spietato e molto più povero.

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