Agenpress. L’Istat del terzo trimestre 2019 si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Nord-ovest (+1,3%), il Nord-est (+1,0%) e per il Sud e Isole (+1,5%), mentre si registra un’ampia diminuzione per il Centro (-4,2%).
Quindi nel terzo trimestre 2019 l’export è stato positivo per tutte le regioni italiane, a eccezione del Centro, in flessione dopo i marcati incrementi registrati nei quattro trimestri precedenti.
Comunque nei primi nove mesi dell’anno il Centro Italia fornisce il maggiore contributo positivo alla crescita dell’export nazionale, grazie principalmente alle vendite di Lazio (+21,4%) e Toscana (+17,1%) sui mercati extra Ue.
Nei primi 9 mesi 2019, tra le regioni più dinamiche all’export su base annua, oltre a Lazio e Toscana, ci sono Puglia (+9,0%), Campania (+7,9%) ed Emilia-Romagna (+4,8%). Mentre si registrano ampi segnali negativi per Calabria (-22,0%), Basilicata (-19,4%) e Sicilia (-15,8%).
Sempre nei primi nove mesi le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio e dalla Lombardia, e le vendite di articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti dalla Toscana contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale per 2,1 punti percentuali. E un impulso positivo alla crescita su base annua dell’export.
Nel periodo gennaio-settembre 2019, un impulso positivo alla crescita su base annua dell’export nazionale proviene dalle vendite della Toscana verso la Svizzera (+118,4%), del Lazio e della Lombardia verso gli Stati Uniti (+92,0% e +17,6% rispettivamente) e dell’Emilia Romagna verso il Giappone (+89,1%).
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Firenze, Latina, Arezzo, Milano, Bologna, Roma e Frosinone.