AgenPress – Potrebbe essere arrivata a una svolta la soluzione dell’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria trovata morta a Chiavari nel 1996 nello studio dove lavorava. La procura di Genova ha indagato per omicidio una donna, Annalucia Cecere. Indagati anche l’ex datore di lavoro della vittima, il commercialista Marco Soracco, e l’anziana madre Teresa Bucchioni, per false dichiarazioni al pubblico ministero.
I tre hanno ricevuto l’avviso di garanzia visto che domani verrà dato incarico al genetista Emiliano Giardina di eseguire esami sui reperti di Dna trovati sulla scena del delitto. Altri esami saranno eseguiti dalla scientifica.
Nada Cella aveva 25 anni e venne uccisa la mattina del 6 maggio del 1996 in un appartamento di via Marsala a Chiavari, dove aveva lo studio il commercialista Marco Soracco che venne indagato e poi prosciolto. La giovane donna venne colpita alla testa con un oggetto pesante che non è stato mai ritrovato.
Secondo gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, la donna era invaghita di Soracco ma lui era innamorato della sua segretaria. L’uomo, quella mattina, potrebbe avere visto la presunta assassina uscire dall’ufficio ma l’avrebbe coperta in tutti questi anni.
“Fiducia nella giustizia e speriamo che finalmente la verità venga a galla”: questi i primi pensieri di Silvana Smaniotto madre di Nada. “Siamo contenti di questa svolta dovuta principalmente al decisivo interessamento della criminologa Antonella Delfino Pesci che con le sue intuizioni ha convinto la Procura a riaprire il caso”.
“Siamo in una nuova fase istruttoria” afferma l’avvocata della famiglia Cella, Sabrina Franzoni. “Gli elementi raccolti sicuramente renderanno giustizia alla mamma di Nada Cella, al suo papà scomparso e ovviamente a lei uccisa a 25 anni”.