AgenPress – La Polizia di Stato ha arrestato una 19enne cittadina italiana di origine kosovara per il reato di associazione con finalità di terrorismo. L’arresto è conseguente ad una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano con provvedimento emesso dal Gip.
Si era radicalizzata a 16 anni ed era una devota sostenitrice dell’Isis la giovane che è stata arrestata questa mattina a Milano.
L’indagine è partita dopo una segnalazione dell’intelligence relativa al marito della ragazza, un 21enne kosovaro sposato a gennaio scorso che era imparentato con l’attentatore di Vienna Kujtim Fejzulai. La ragazza si era trasferita a Milano pochi mesi fa a casa del fratello.
La 19enne custodiva nel cellulare “migliaia” di immagini e video , “alcuni dei quali creati dall’agenzia di comunicazione dello Stato Islamico ‘Al Hayat Media Center” che raffiguravano “oggetti simbolo” dell’organizzazione terroristica come la “bandiera nera con la scritta della testimonianza di fede, scene di combattimenti (…), esecuzioni sommarie di infedeli” con “decapitazioni e incendi, scene di attacchi terroristici” dei mujaheddin “nelle città europee dei quali vengono esaltate le gesta”. Lo si legge nell’ordinanza del gip.
Svolgeva, inoltre, una “funzione di proselitismo alla causa dell’Islam radicale nei confronti di ragazze kosovare anche minorenni”. In particolare, lo scorso 24 febbraio, in una chat Telegram, “prometteva a una interlocutrice 16enne (…) con cui reciprocamente si appellava come ‘Leonessa’ che le avrebbe trovato come sposo un ‘Leone'”, un militante dei Leoni dei Balcani, “con il quale morire da martire dopo un matrimonio ‘bagnato dal sangue dei miscredenti'”.