AgenPress – “Segnali di decelerazione dell’attività economica ed elevata e diffusa inflazione continuano a contraddistinguere lo scenario internazionale. Nel secondo trimestre, il Pil italiano ha segnato una decisa accelerazione congiunturale” e la crescita acquisita è pari al 3,4%. Ma “nei prossimi mesi si attendono possibili flessioni dell’attività manifatturiera”, e “l’aumento del disavanzo della bilancia commerciale, la diffusione dell’inflazione e il marcato peggioramento della fiducia dei consumatori rappresentano rischi al ribasso per l’evoluzione congiunturale”: lo segnala l’Istat nella nota mensile sull’economia italiana.
“Le prospettive europee appaiono in progressivo peggioramento. A luglio, l’indice composito di fiducia economica ESI rilevato dalla Commissione europea ha toccato il minimo da febbraio 2021 e si è collocato un punto sotto la media di lungo periodo. La flessione è stata diffusa a tutti i principali settori di attività economica e paesi dell’area, con l’eccezione della Francia dove l’indicatore è diminuito solo marginalmente”.