AgenPress – La Cina era stata ridotta “a società semi-coloniale e semi-feudale” dalle potenze straniere di cui ha sofferto il bullismo nei tempi moderni, ma “la fondazione del Partito comunista ha permesso di unire tutti i cinesi. Dopo un secolo di lotte l’umiliazione nazionale è stata spazzata via e il popolo cinese è diventato padrone del proprio destino”.
Nel primo discorso dal terzo mandato di fila al vertice della Repubblica popolare, il presidente Xi Jinping ha rimarcato che “la sicurezza è il fondamento dello sviluppo, mentre la stabilità è un prerequisito per la prosperità”.
Le forze armate cinesi devono salvaguardare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina. Xi Jinping chiede “sforzi per modernizzare la difesa nazionale e l’Esercito popolare di liberazione su tutti i fronti” al fine di “trasformare le forze armate in una ‘Grande muraglia d’acciaio’ capace di salvaguardare con efficacia la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo”.
Xi, chiudendo i lavori del Congresso nazionale del popolo (il ramo legislativo del parlamento cinese), ha affermato che il Paese deve raggiungere una maggiore autosufficienza e diventare una forza in scienza e tecnologia, promuovendo la trasformazione industriale. Una risposta, in altri termini, agli Stati Uniti che hanno imposto misure di controllo ad ottobre 2022 per bloccare l’accesso della Cina alle apparecchiature di produzione dei microchip e di altre tecnologie.
Pechino, inoltre, dove attuare in via “completa, fedele e decisa” la dottrina di ‘un Paese, due sistemi’, indispensabile per garantire prosperità e stabilità a lungo termine sia a Hong Kong sia a Macao, le due ex colonie britannica e portoghese. Il presidente ha anche affermato che la Cina dovrebbe rafforzare gli sforzi per migliorare ed espandere l’economia, aumentare la forza economica del Paese perché “il grande ringiovanimento della nazione è entrato in un processo storico irreversibile. Il popolo cinese è diventato padrone del proprio destino”.