AgenPress. Sandro Gozi, europarlamentare di Renew Europe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Sui migranti. “Le istituzioni europee vogliono esattamente quello che vogliono gli italiani: una gestione comune europea delle frontiere esterne. Vogliamo utilizzare le risorse per incoraggiare la cooperazione, lottare contro i trafficanti degli esseri umani. Questo lo vogliono la Commissione UE, il Parlamento europeo, la maggior parte dei governi, ma il signore da cui è andata ieri la Meloni (Orban) e il presidente polacco Morawiecki sono contrari a questo accordo e continuano a rallentarlo. Meloni è vittima delle sue contraddizioni. Dobbiamo tutti lavorare insieme, perché se ognuno va per conto suoi i problemi diventano più grossi per tutti. Polonia e Ungheria sono lontane da tutti i valori fondamentali dell’Europa e abbiamo cominciato a congelare parte dei fondi europei per questi Paesi. Questo lo abbiamo fatto senza il sostegno di FDI”.
Su Francia e Germania. “Le regole che esistono sull’immigrazione e sull’asilo, quelle di Dublino, sono del tutto obsolete, non funzionano, sono ingiuste nei confronti dell’Italia e di altri Paesi di frontiera esterna. Quindi c’è un problema enorme. L’Italia fa fatica e non registra tutti quelli che arrivano. La cosa che mi ha sorpreso è che il governo italiano ha comunicato ufficialmente agli altri Paesi che non registra più tutti i potenziali richiedenti asilo che arrivano. Germania e altri Paesi si erano impegnati a ricevere parte dei richiedenti asilo che arrivano in Italia, però le ricollocazioni sono state lente e hanno permesso a Meloni di dire che il sistema non funzionava. Dato che ognuno non applica una parte degli impegni che ha preso, abbiamo continuamente un rimpallo di responsabilità, delle critiche reciproche che non servono assolutamente a nulla. Ogni Paese non applica le regole, ecco perché è urgente cambiarle. Germania e Francia accolgono più richiedenti asilo dell’Italia, ma il nostro Paese ha il problema degli arrivi via mare”.