Mafia e politica nel feudo di Messina Denaro.13 arresti. Indagato sindaco di Calatafimi

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AgenPress – Sono 13 i provvedimenti di fermo emessi dai magistrati della Dda di Palermo che centinaia di agenti delle squadre mobili di Palermo e Trapani, supportati da quelli del Servizio centrale operativo, stanno eseguendo in queste ore. Venti gli indagati tra i quali anche un sindaco, accusato di corruzione elettorale ed estorsione, e diversi imprenditori. Le accuse ipotizzate  nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsione, incendio, furto, favoreggiamento personale e corruzione elettorale, aggravati dal metodo mafioso.    Le manette sono scattate per alcuni imprenditori e per un dirigente di un’azienda pubblica di Trapani che è anche presidente di una cantina sociale mentre il primo cittadino risulta solo indagato. In corso anche una serie di perquisizione nelle campagne del trapanese per la ricerca di armi.

E’ stato notificato anche un avviso di garanzia al sindaco di Calatafimi, Antonino Accardo, eletto l’anno scorso con 1900 preferenze, oggi è accusato di corruzione elettorale (“50 euro a voto” si sente nelle intercettazioni) e di tentata estorsione, con l’aggravante di mafia. Fra gli indagati c’è pure un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere palermitano di Pagliarelli: è accusato di rivelazione di notizie riservate.

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