Agenpress – Un primo paziente sospetto Covid-19 ha fatto ingresso al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno riaperto questa mattina dopo la chiusura del 21 febbraio scorso, quando fu accertato il primo caso positivo in Italia, quello di Mattia. Il paziente sospetto è stato instradato su un percorso dedicato che lo isola dagli altri malati. In tutto fino a ora sono sette i cittadini che si sono recati al pronto soccorso di Codogno dalla riapertura di questa mattina per varie problematiche, ma non Covid.
Il pronto soccorso è tornato accessibile a tutti dopo 104 giorni. Strettissime le misure di sicurezza, per cui gli esperti hanno lavorato a lungo, per il contenimento della diffusione del contagio. Il protocollo di sicurezza è scattato forse prima di quanto gli stessi sanitari si potessero attendere, a poche ore dalla ripresa del servizio.
“È un passo da giganti verso il ritorno alla normalità – dice il sindaco di Codogno Francesco Passerini -. Domani (oggi per chi legge, ndr) andrò al pronto soccorso di Codogno alle 8.30 per vedere con i miei occhi il lavoro fatto. Devo ringraziare il direttore generale dell’Asst di Lodi Massimo Lombardo che in questi mesi non ha mai smesso di confrontarsi con il territorio. Ora bisogna continuare in questo senso per ripristinare tutti i servizi dopo l’emergenza coronavirus”.