AgenPress – Il corpo di Chiara Gualzetti è stato trovato ai margini di un bosco, a meno di un chilometro da casa, nel parco dell’Abbazia di Monteveglio, zona di colline nel Bolognese, vicino al confine con Modena.
A fare la scoperta nel pomeriggio i volontari che da alcune ore stavano cercando la ragazza. Fra un mese avrebbe compiuto 16 anni e la famiglia la stava cercando da ieri mattina, da quando si era allontanata, forse per un appuntamento con un amico. Un incontro su cui sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Bologna Borgo Panigale e del nucleo investigativo del comando provinciale, coordinati dal pm Marco Imperato della Procura ordinaria.
Ma la vicenda è seguita da vicino anche dalla Procura per i minorenni perché non si può escludere che l’autore di quello che gli investigatori ritengono sia un omicidio abbia meno di 18 anni. Il corpo di Chiara presentava ferite da arma da taglio al collo e sembra altre lesioni, come se qualcuno l’avesse picchiata. L’omicidio è la pista prevalente degli inquirenti, anche se non si escludono totalmente altre ipotesi, come il suicidio.
Non è stato trovato alcun biglietto. Le forze dell’ordine sono state avvisate della scomparsa della ragazza ieri pomeriggio dai genitori. Gli appelli sono stati condivisi sui social e rilanciati anche dal sindaco del Comune di Valsamoggia, Daniele Ruscigno. “Una tragedia per tutta la famiglia e per l’intera comunità”, ha scritto dopo qualche ora, quando è stato trovato il corpo senza vita di Chiara. La famiglia vive in una casa nell’abitato di Monteveglio, ai piedi della collina del parco che termina in cima con l’Abbazia dell’XI secolo, edificio monastico fondato da Matilde di Canossa e un piccolo borgo medievale, costruito su uno sperone di roccia.
I carabinieri stanno sentendo diverse persone. Stanno indagando sugli ultimi contatti della ragazza che sui social appare con un volto da bambina. Proprio scandagliando i social gli investigatori stanno cercando di dare un’identità alle sue frequentazioni, per sciogliere un mistero di una morte che lascia nella disperazione una famiglia: “Non me la sento ho bisogno di stare un attimo tranquillo”, ha detto ai giornalisti il padre Vincenzo, insieme alla moglie, raggiunto da alcuni parenti e amici nella loro casa vicino alla collina.