Cacciari: “Devono togliere il 41 bis a Cospito, perché non può essere applicato al suo caso”

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AgenPress. Il filosofo Massimo Cacciari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Sul caso Cospito.

“Parliamo di un caso emblematico come quello Cospito perché ci permette di parlare della nostra civiltà giuridica, che è fondata su un principio molto semplice: ogni pena deve essere caratterizzata da umanità e deve avere meno possibile il carattere della vendetta -ha affermato Cacciari-.

La ratio del 41 bis è chiarissima: si tratta di impedire a pericolosissimi capi di organizzazioni criminali di continuare a svolgere le loro attività criminali dal carcere, perché questo avveniva. E si trattava di casi mafiosi stragisti, quelli che hanno fatto saltare per aria Falcone e Borsellino. Non sto a discutere se il 41 bis debba essere mantenuto, perché ancora i mafiosi ci sono, ma mi chiedo se ci troviamo di fronte a criminali di quel genere. Costui ha fatto reati di quel genere quindi va punito, ma non ha fatto nessuna vittima e nessun ferito. Gli è stato dato il 41 bis per una bomba carta ad una stazione dei Carabinieri che non ha causato feriti. Costui è uno che può organizzare le brigate anarchiche internazionali in giro per il mondo? Ma scherziamo!

Che rapporti ha questa persona con terroristi o stragisti mafiosi degli anni 90? Qui si tratta di una reazione inconsulta di una destra becera, che fa il “dagli all’anarchico!”. Devono togliere il 41 bis a Cospito, perché non può essere applicato al caso di Cospito. Qui ci troviamo di fronte ad una palese ingiustizia nell’applicazione di una norma. Il 41 bis in questo caso viene applicato a mò di tortura. Poi se vogliamo parlare in generale del carcere: il carcere è più criminogeno che rieducativo, è un’ipocrisia dire che è rieducativo. Cospito parla coi mafiosi?

Con chi vuole che parli al 41 bis se ci sono solo mafiosi ed è ovvio che i mafiosi cerchino di portare acqua al proprio mulino. Chissà per quale ragione continuano a tenere al 41 bis questo poveraccio! Non sto facendo l’avvocato di Cospito, se dovessimo ragionare in generale dell’anarchia dovremmo dire che oggi l’anarchia non ha alcun valore e non conta assolutamente nulla sulla scena internazionale”.

Sul regime carcerario.

“C’è una grandissima questione sul regime carcerario. C’è un grande dibattito culturale anche sul carattere che deve avere una pena. Una volta, quando ancora in questo Paese si discuteva nel merito, c’era un grande dibattito nella magistratura. Ormai non c’è più nessun tramite tra chi studia, tra chi sa e chi può”.

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