Vinitaly: nel mondo una bollicina su tre è Prosecco, ne facciamo un miliardo di bottiglie

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AgenPress. “Nel mondo una bollicina su tre è Prosecco, ne facciamo un miliardo di bottiglie. Ma da ministro ho dato una mano all’Asti che penso sia un prodotto strepitoso. In termini di orgoglio siamo gemelli diversi”, dichiara a Vinitaly il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, presente il presidente del Piemonte Alberto Cirio, che dichiara: “Il 25% del Prosecco che c’e’ nel mondo viene imbottigliato in Piemonte. Non lo dite a Zaia? No no, lo dico anche a lui, perche’ il 25% delle bottiglie arrivano da noi”.
Chiude di nuovo in crescita e sfiora quota 1 miliardo di bottiglie (978 milioni) la produzione di spumanti italiani nel 2022, rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly.
C’è un leggero aumento (+4%) rispetto al 2021 (+25%), con i comuni e varietali (+10%) che fanno meglio degli sparkling Doc-Igp (+3%, 807 milioni di bottiglie).
A livello territoriale, l’85% dello spumante italiano Dop-Igp ha origini venete (683 milioni di bottiglie), poi Piemonte (9% e 72 milioni), Lombardia (3% e 24 milioni), Trentino (2% e 16 milioni) ed Emilia-Romagna (1% e 7,4 milioni).
Bene l’export, che conferma il ruolo trainante degli spumanti italiani in favore di tutto il comparto.
Nel 2022 l’Italia ha esportato 5,2 milioni di ettolitri di spumante, in aumento del 6% rispetto al 2021, di cui 3,7 milioni di Prosecco (+6%) e 461.000 di Asti (+9%).
Forte incremento dei valori esportati, superiore al 19% per il totale categoria per un controvalore di 2,2 miliardi di euro. Il Prosecco rimane locomotiva dell’export (+22% a valore, 1,6 miliardi di euro) ma cresce bene anche l’Asti Spumante, che vola a +16% e 168 milioni di euro di vendite.
Lo spumante pesa per il 24% volume sul totale export, quota che solo nel 2015 era del 14%, e addirittura del 7% nel 2010.
Oggi le bollicine sono il primo prodotto esportato in piazze chiave come UK (44% di quota contro il 9% del 2010), Francia (49% contro 12%), Russia (44%), Belgio (39% contro 17% di 12 anni prima), Austria (33%). Negli Usa, primo mercato a valore, gli spumanti con una quota di mercato del 33% sono dietro solo ai bianchi (36%) ma davanti ai rossi (24%). Solo sette anni prima, le bollicine stavano al 17% contro 45% dei bianchi e 30% dei rossi.

 

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